L’intervista a Nino Lucarelli

NinoContinuiamo la nostra serie di chiacchierate con i protagonisti della trionfale stagione del Gragnano Calcio conversando con un altro dirigente della compagine gragnanese, Nino Lucarelli. Segretario, addetto stampa, creatore e responsabile della gestione del sito ufficiale ed all’occorrenza anche fotografo. Lucarelli è una di quelle figure che, pur agendo nell’ombra, risultano fondamentali per la gestione di una stagione sportiva di una società calcistica.

Con la Libertas Stabia hai militato per tanti anni in Eccellenza con buoni risultati e dopo la fusione con il Gragnano è arrivato il cambio di marcia giusto per vincere il campionato ed approdare finalmente in serie D. Quali sono le sensazioni dopo il trionfo?

Le stesse sensazioni che avevo già provato con La Libertas Stabia il 10 Maggio 2009, dopo un testa a testa con l’Atletico Nocera concludemmo in classifica a pari punti, poi li battemmo nello spareggio al “Partenio” di Avellino tornando in Eccellenza dopo un solo anno. Ecco quest’anno la stessa cosa è avvenuta con il Sant’Agnello. Fino a domenica scorsa tutto era ancora in bilico ma alla fine l’abbiamo spuntata noi, addirittura allungando il distacco in classifica, vincere un campionato regala sensazioni uniche in qualsiasi categoria.

Questa societá è nata coinvolgendo tanti professionisti del comprensorio, magari ci sará stato qualche alto e basso ma alla fine i risultati sul campo parlano chiaro. Come giudichi questa convivenza?

Tutte le convivenze sono difficili ed era normale che anche questa lo fosse, ma alla fine il buonsenso ha prevalso e si è trovata la quadra giusta. Tutti volevano raggiungere lo stesso obiettivo, in questo un grosso contributo l’ha dato il campo, i risultati hanno aiutato a mantenere sicuramente a galla la barca fino a renderla una corazzata inaffondabile.

Al timone della squadra l’estate scorsa é stato confermato Maurizio Coppola, una scelta che si è rivelata azzeccata. Qual’è la tua opinione sul Mister?

E mia abitudine collaborare in modo fattivo con l’allenatore della squadra da sempre con modulistica, statistiche e quant’altro possa servire da contorno al suo lavoro, pertanto conservo per tutto il periodo un buon rapporto con il trainer della squadra e con tutti loro ancora oggi c’è reciproca amicizia. Io sono un passionale per natura e mi affeziono molto alle persone che mi dimostrano affetto, con Maurizio Coppola il rapporto si è trasformato da calciatore ad allenatore, ma in entrambi i ruoli ha fatto benissimo. Quando questa estate ero indeciso sul da fare, una delle cose che mi ha fatto decidere è stato proprio il sapere che sarebbe rimasto alla guida tecnica.

La questione stadio. Pur non essendo di Gragnano hai vissuto inevitabilmente questa situazione, tante promesse e pochi fatti anche se in questi giorni sembra si stia muovendo qualcosa. Che ne pensi?

Mi fido di quello che mi è stato riferito da chi ha avuto contatti diretti con gli interessati, in primis dal Presidente Minopoli. La mia attività di dipendente pubblico mi fa guardare gli amministratori pubblici con occhio particolare, ma mai come questa volta mi auguro di vero cuore di avere torto, che le mie sensazioni siano sbagliate. Insomma mi auguro che non si tratti dell’ennesima promessa pre elettorale e che la prossima stagione possa iniziare con il piede giusto!

La Libertas era una societá che inevitabilmente per la presenza della Juve Stabia non aveva tanti tifosi al seguito. Com’é stato l’impatto con Gragnano e la sua tifoseria calda e numerosa?

Sicuramente quello che mancava! La spinta dagli spalti è normale che dia una carica diversa, ai calciatori prima di tutto, ma anche a chi gestisce. Non a caso le maggiori problematiche ci sono state quando i tifosi erano in contrasto con l’amministrazione Comunale e non seguivano la squadra in casa per protesta. Ecco sembrava proprio di seguire le gare della scorsa stagione con in campo la Libertas, tanta gente ma nessuno ad incoraggiare, sicuramente deprimente per atleti ed il resto degli addetti ai lavori, dirigenti compresi. Nel momento che tutto è ritornato nei giusti binari si sono anche messe a posto tante altre situazioni. Se sei seguito assumi un impegno morale nei loro confronti , non si poteva deludere tanta gente che vive in un territorio già di per se mortificato. La vittoria è stata una piccola soddisfazione per l’intera città e per il popolo gragnanese, tifoso e non tifoso!

Tante belle vittorie, tante belle partite durante questa stagione. Una alla quale sei piú affezionato?

Ogni vittoria racchiude di per se un ricordo positivo, sicuramente le tante vittorie ottenute all’ultimo istante danno doppia soddisfazione e quest’anno sono state veramente tante, segno di una grande preparazione fisica e mentale ma sopratutto di conoscenza della propria forza. Dalla gara casalinga con il Faiano, con l’epico ribaltone da 0-1 al 2-1 in 9 uomini, alla gara di ritorno con gli stessi con la vittoria al 90′ su rigore. Un aneddoto sfizioso è legato alla gara in casa del San Tommaso. Eravamo tutti nello stesso settore, di fianco avevo un dirigente della squadra di casa ed eravamo al novantesimo quando questi gridò ai suoi di stare attenti perché vincevamo spesso al novantacinquesimo. Io mi girai e gli dissi che anche quel giorno sarebbe accaduta la stessa cosa …vincemmo con un gol di Sebastiano Esposito all’ultimo minuto di recupero, peccato che l’arbitro ne avesse concesso solo tre!

Un pensiero finale verso la prossima stagione.

In parte penso di avere risposto in precedenza. La riconsegna dello stadio è di primaria importanza, avere una casa è fondamentale, quest’anno tutti hanno parlato della difficoltà di giocare le gare prima al “Menti” e poi a Pimonte. Questo è stato un minimo problema, il vero handicap che questi ragazzi hanno dovuto superare è stato quello di sobbarcarsi ogni giorno chilometri ed infinite code di traffico per andare a Torre del Greco ad allenarsi, su un campo ai piedi del Vesuvio, tra l’altro di misure inferiori a quelle regolamentari. Inoltre è necessario che si facciano avanti forze fresche, il prossimo campionato richiederà uno sforzo economico di gran lunga superiore di quello attuale, ieri il vice presidente Catello Fattoruso chiudeva la sua intervista dicendo che le parole le porta via il vento, bene io aggiungo che “Senza denari non si cantano messe “. Gennaro De Stefano

Sabato per festeggiare la serie D

A dirigere la gara è stato designato il Sig. Emanuele Renzullo di Torre del Greco, ad assisterlo i Sigg. Carmine Picariello e Giovanni De Girolamo di Avellino

vs Massalubrense

L’intervista al vice Presidente Fattoruso

Fontanella-x-sitoIn ogni sport quando si raggiunge un traguardo importante, spesso e volentieri a fare la differenza sono state le persone che hanno lavorato dietro le quinte. Per quanto riguarda il Gragnano Calcio, in quest’annata un ruolo strategico lo ha ricoperto senza ombra di dubbio Catello Fattoruso. Pur cumulando le cariche di vice presidente e di direttore generale Fattoruso più volte ha preferito lavorare nell’ombra per il bene della società evitando le luci dei riflettori.

Lei è stato uno storico dirigente della Ristor Lettere fin dal 1995, anno della sua fondazione, cosa ha significato la doppia fusione con i sodalizi di Gragnano e di Castellammare?

“Ho realizzato un progetto che avevo in cantiere da tempo: creare una realtà calcistica nel comprensorio che potesse raggiungere obiettivi sportivi importanti e smuovere qualcosa a livello istituzionale per migliorare le infrastrutture del territorio. Quando nell’estate 2013 ebbi il primo approccio con alcuni amici di Gragnano, che mi stimavano, e con Franco Minopoli capii subito che era un’occasione da prendere al volo. I risultati di questi due anni sono sotto gli occhi di tutti. Siamo in serie D dopo aver vinto il campionato di Eccellenza, un’impresa storica”.

Una stagione di vittorie sul campo nonostante mille difficoltà.

“Esatto. Ne abbiamo affrontate e superate davvero tante, di ogni genere. La diffidenza iniziale dell’ambiente ma soprattutto la mancanza di un nostro stadio a Gragnano che ci ha costretto ad emigrare prima a Castellammare e poi a Pimonte. Pian piano però i risultati ci hanno dato forza e convinzione finchè abbiamo capito che avevamo davvero le carte in regola per vincere il campionato”.

Un trionfo, immagino, da condividere con tante persone.

“Si assolutamente. Innanzitutto con la società, tutti hanno dato il proprio contributo. Ho nel cuore di sicuro i tifosi che ci hanno supportato dal primo giorno e mi hanno aiutato in più circostanze. Poi lo staff tecnico, quello medico, quello giornalistico ed i giocatori. Professionisti di qualità si ma soprattutto uomini veri. I giocatori in particolare hanno, come si suol dire, cantato e portato la croce. Loro sono i primi artefici di questa stagione, sono stati un esempio. E non dimentico neppure coloro che sono andati via, tutti devono essere consapevoli di aver contribuito a quest’impresa. Sono davvero fiero ed orgoglioso di aver lavorato con queste persone di valore”.

La gara di Vico Equense è stata certamente emozionante, è quella che porterà sempre nel cuore?

“La gioia provata domenica è stata grande ma dovessi citare una gara, citerei quella di Faiano. Dopo la rete di Carotenuto al novantesimo stetti male talmente tanta era la tensione. E mi va di ricordare anche un episodio al di fuori degli impegni domenicali. Il martedì mattina, dopo la sconfitta contro il Sant’Agnello, alla ripresa degli allenamenti vidi negli occhi e negli sguardi di giocatori e staff una ferocia e una convinzione che non avevo mai visto. Era il momento più difficle ma ebbi la certezza che avremmo vinto, che nessuno avrebbe potuto fermarci ed infatti sono arrivate otto vittorie consecutive e la matematica vittoria del girone”.

Ora è il momento di festeggiare si ma anche di pensare al futuro.

“Devo essere onesto, ad oggi credo che sabato contro la Massa Lubrense sarà la mia ultima partita in questa società. Questa promozione deve essere considerata un punto di partenza e non di arrivo, possibilmente con l’aiuto della politica e dell’imprenditoria locale che hanno latitato quest’anno. Dovessi lasciare, sarei comunque contento perché ho contribuito nel mio piccolo a riportare il calcio che conta a Gragnano e nel comprensorio tutto. Il calcio vero si fa con il cervello, mettendoci sempre la faccia ed ovviamente anche con i mezzi. Le parole le porta via il vento”. Gennaro De Stefano

La tanto attesa Serie D

IMG_5441Quando si attende un lieto evento per tanto tempo e questo poi si concretizza la gioia che ne deriva è incontenibile ed irrefrenabile. Gragnano ed i gragnanesi attendevano la partita di domenica contro il Vico Equense, la vittoria e la matematica promozione in serie D da anni. Allo stadio “Comunale” di Massaquano al momento del triplice fischio finale del direttore di gara Berardone è iniziata quindi una festa che promette di durare per giorni se non addirittura per settimane. Innanzitutto, come da tradizione, i festeggiamenti sul campo con i circa cinquecento tifosi giunti da Gragnano che si sono ridotti senza voce per acclamare i protagonisti di questa fantastica annata. Tanti cori ed applausi per il presidente Franco Minopoli che ha avuto il merito di riportare il calcio nella “Città della Pasta”, per il direttore sportivo Cipriano Coppola, oramai adottato dai supporters gialloblè, e per l’allenatore Maurizio Coppola, uno dei principali artefici dell’impresa, che al termine dell’incontro ha potuto finalmente scaricare tutta la tensione di una stagione faticosa con un’esultanza che i tanti presenti faticheranno a dimenticare. Non è mancato ovviamente il calore per i calciatori, a partire dal capitano Savino Martone, contro tutti i pronostici profeta in patria, passando per Pasquale Carotenuto, autore della rete che ha portato in paradiso un’intera città, fino alla coppia difensiva formata da Michele Loreto e Leonardo Gargiulo, la migliore della categoria. La festa si è poi trasferita da Vico Equense a Gragnano dove il pullman con i giocatori e lo staff tecnico ha raggiunto a fatica, per l’entusiasmo della gente, la storica piazza “San Leone”. Davanti alla sede del club una folla esultante ha potuto omaggiare i suoi beniamini dimostrando a tutti cosa significhi vincere in una città passionale come Gragnano, sudando e lottando per la maglia. Le celebrazioni sono andate avanti fino a tarda sera ma non sono certamente concluse. L’appuntamento è per sabato 18 aprile alle ore 16 quando al “San Michele” di Pimonte, contro il Massa Lubrense, la società gialloblè potrà nuovamente festeggiare con il suo pubblico, atteso numeroso, un traguardo storico.  Gennaro De Stefano

Vico Equense – Gragnano, vista dal tifoso

IMG_5464E’ arrivato finalmente IL GIORNO. Il giorno che tutti gli appassionati di Gragnano aspettavano con ansia da mesi, anzi da anni! In città c’è un’atmosfera elettrica, c’è ottimismo ma anche un po’ di sana scaramanzia che non ci sta mai male. La classifica è chiara, servono due punti nelle ultime due partite anche se chiudere i conti vincendo in casa di una delle migliori squadre del girone, il Real Vico Equense, è un’idea che stuzzica tutti. Allo stadio “Comunale” di Massaquano arriva quindi un Gragnano  alla ricerca dell’ottava sinfonia consecutiva per festeggiare in grande stile la promozione in serie D dalla porta principale, mai successo alla società gialloblè che nelle altre circostanze era stata sempre costretta a passare dai play-off. Una partita per la quale mister Coppola deve fare a meno di Borrelli squalificato e di Chierchia acciaccato, non ci sono recuperi particolari da segnalare ma è giusto sottolineare il ritorno agli allenamenti dell’ottimo Baleotto, ragazzo di valore che sicuramente sarà utile nel prossimo futuro. Con Chierchia out, la formazione è obbligata con Arcobelli che sostituisce Luca al centro dell’attacco e l’inserimento di “Chicco” Di Ruocco sulla fascia destra. Il clima allo stadio è difficile da raccontare, circa quattrocento gragnanesi che assiepati nel settore loro dedicato sono pronti a contemplare la STORIA al fianco dei loro beniamini. Alle 16 in punto l’arbitro Berardone della sezione di Moliterno da il via alle ostilità. Iniziano i novanta minuti più lunghi della stagione. La prima azione degna di nota è del Vico con Guadagnuolo che al secondo minuto prova ad impensierire Russo con una mezza rovesciata che termina abbondantemente alta. Al settimo minuto rispondiamo con Martone che sugli sviluppi di un calcio piazzato si libera in area e scocca un bel mancino che il portiere Mataluna blocca. Passano due minuti e nuovamente il Capitano sale in cattedra. Sventagliata di quaranta metri ad imbeccare Carotenuto che entra in area da sinistra, il rimbalzo del pallone sembra alto ma Pasquale ha le qualità per non risentirne, destro e Mataluna è battuto! 1-0 Gragnano e il delirio può iniziare! Abbiamo già indirizzato l’incontro ed il Vico, nonostante sia alla caccia di punti importanti per disputare i play-off, sul campo sembra anestetizzato dalla stoccata di “Boom Boom”. Controlliamo i ritmi della gara senza particolari problemi, ben disposti in campo contro il 4-3-3 offensivo di Macera che non trova sbocchi nell’impenetrabile retroguardia gialloblè. Al trentunesimo ci prova Balzano, capocannoniere del girone, sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma la sua incornata termina a lato. Passano una decina di minuti ed il portierino gragnanese Russo si sporca i guanti per la prima volta in quest’assolato pomeriggio su un bel sinistro da fuori di Carfora che non gli crea però particolari problemi. Dopo un solo minuto di recupero l’arbitro manda i ventidue in campo negli spogliatoi. L’IMPRESA è vicina, è a portata di mano ma bisogna, come sempre, guadagnarsela lottando come una vera squadra, come solo questo gruppo ha dimostrato di poter fare. Ah, non che ci interessi più di tanto ma all’intervallo il Sant’Agnello è sotto a Faiano. Dettagli. La ripresa inizia con i vicani alla caccia del pareggio. Quarantottesimo minuto, Carfora si incunea in area, sembra una ghiotta occasione. Peccato per il numero 7 di casa che nel Gragnano giochi Michele Loreto, intervento pulito e pericolo scampato. I ragazzi rispondono prontamente con Carotenuto che lancia in profondità Polverino, conclusione di Giacomo che Mataluna controlla solo in due tempi. Proviamo a trovare la seconda rete ed a chiudere definitivamente i giochi. Al cinquantatreesimo Martone si libera al limite dell’area, gran destro e palla che sorvola di pochi centimetri la traversa. Cinque minuti più tardi sale in cattedra a destra “Chicco”, gran cross in mezzo ma Mataluna anticipa Arcobelli pronto ormai a siglare il raddoppio da pochi passi. Macera prova a cambiare la partita con un paio di cambi, forze fresche buone per alzare il ritmo della gara. Coppola dopo qualche minuto risponde inserendo Somma al posto di Arcobelli e passando ad un 4-5-1 più prudente con Carotenuto unica punta. Le occasioni da rete scarseggiano, la sensazione è che, nonostante gli assalti del Vico, sia una lunga processione verso il novantesimo ed il triplice fischio finale. Al settantacinquesimo tenta l’incursione in area il neoentrato Staiano ma “Batman” Loreto è di nuovo lì a chiudere. Quando possiamo però proviamo anche a pungere in avanti. Ottantatreesimo, bello scambio tra Carotenuto e Polverino a sinistra, cross di Giacomo sul secondo palo dove arriva Loreto che svetta sugli avversari ma vede il suo colpo di testa terminare la corsa alto oltre la traversa. Manca poco, il cronometro scorre lento ma siamo tranquilli perché sappiamo di essere in buone mani. Applausi per “Chicco” Di Ruocco, uno dei migliori dell’annata, che lascia il posto ad Italo Esposito e standing ovation al novantesimo per Carotenuto a cui subentra Buonomo. Nel primo dei tre minuti di recupero, la grande occasione per il Vico per impattare ma Criscuolo di testa, da ottima posizione, non trova i pali della porta gialloblè. Passano altri due minuti ed arriva finalmente il fischio finale del direttore di gara. OPS, E’ SERIE D!!! Una cavalcata trionfale, tra difficoltà e qualche momento buio, che si è conclusa con una striscia di risultati prepotente che ha legittimato ampiamente la vittoria del campionato. E’ ora di fare festa con i tifosi scatenati ma più di loro sono pazzi di gioia i protagonisti di questa stagione. Il girotondo dei gialloblè con al centro il Capitano Martone è speciale come mai. C’è il tempo poi per un pensiero per tutti, dal presidente Franco Minopoli passando per il “gragnanese” Cipriano Coppola fino al mitico autista Paolo, vero e proprio amuleto. L’immagine più forte resta però quella del mister che dopo un’annata a lavorare sodo con il suo grande staff e a predicare calma, può finalmente esplodere di gioia e sciogliersi esultando tra le lacrime prima dell’abbraccio più bello, quello dei suoi ragazzi che hanno coronato un sogno e regalato a Gragnano ed ai gragnanesi una delle pagine più bella della storia della società. Ah, quasi dimenticavo. E’ SERIE D ammesso e non concesso che non si decida di cambiare il regolamento, magari dare 9 punti a chi vince l’ultima partita! Dettagli anche questi, NOI intanto festeggiamo perché la realtà a volte riesce ad essere migliore anche del più bello dei sogni. #Divertiamoci. Gennaro De Stefano

LE PAGELLE:

Russo 7: il Vico è sulla carta una squadra spumeggiante ed offensiva ma tutto sommato il pomeriggio di Russo è tra i più tranquilli degli  ultimi tempi.

Guarracino 7.5: si sgancia con regolarità in avanti e si fa trovare sempre pronto in fase difensiva contro un cliente pericoloso come Guadagnuolo.

Gambardella 7: oramai presidia l’out mancino con sicurezza e tranquillità da veterano.

Vitiello 7.5: se la difesa del Gragnano è la migliore del torneo, grande merito è anche suo che davanti alla difesa stronca sul nascere ogni pericolo.

Loreto 8: un paio di chiusure da applausi sugellano una partita in cui bomber Balzano sostanzialmente non tocca la palla. Gigante.

Gargiulo 7.5: il grosso del lavoro oggi si incarica di farlo Loreto ed il “Ministro” può stare lì a controllare senza particolari affanni.

Di Ruocco 7: come sempre porta il suo contributo con tanta corsa e intelligenza tattica. (dall’86’ Italo Esposito sv.)

Martone 8: l’assist per il gol vittoria di Carotenuto è la fotografia di una stagione ad altissimo livello nella quale, da Capitano, ha portato la sua città in serie D. Nient’altro da aggiungere.

Arcobelli 7: sostituisce Borrelli lottando su ogni pallone come avrebbe fatto il compagno. Nella ripresa, su cross di “Chicco”, assapora la gioia del gol ma Mataluna è bravo a negargliela. (dal 72’ Somma 7: uno degli “Under” con più presenze, giusto che termini in campo la partita più importante dell’anno)

Carotenuto 8: undici gol in poco meno di quattro mesi, un ritmo da capocannoniere. Il gol, di qualità, che decide questa partita è soltanto l’ultima perla di uno dei giocatori più decisivi della categoria. ( dal 90′ Buonomo sv)

Polverino 7.5: da intermedio di centrocampo fa la differenza perché aiuta nella fase difensiva e contestualmente appoggia quella offensiva. Ennesima giornata in ufficio per un giocatore che in Eccellenza è dominante.

Mister Maurizio Coppola 8: prepara al meglio anche la partita più importante della stagione. I suoi ragazzi non mostrano il minimo segno della tensione e aggrediscono l’incontro trovando subito il vantaggio che conserveranno fino alla fine. Siamo di parte, e lo riconosciamo, ma uno staff come quello che ha lavorato quest’anno a Gragnano in categoria non l’aveva nessuno anche considerando l’altro girone.

Ops !!! ….. Il Gragnano è in serie D

VICO EQUENSE  0  –  GRAGNANO  1

 Reti: 8′ pt Carotenuto

Vico Equense: Mataluna, Savarese (18′ st De Falco), Carminetti, Sorrentino G. 88, Albanese, Criscuolo, Carfora, Esposito L. (18′ st Staiano), Balzano, Guadagnuolo, Labriola. A disp.: Del Giudice, Rapesta, Manco, Sorrentino G. 90, Palumbo. All. Giovanni Macera

Gragnano: Russo, Guarracino, Gambardella, Vitiello, Loreto, Gargiulo, Di Ruocco (41′ st Esposito I.), Martone, Arcobelli (27′ st Somma), Carotenuto (45′ st Buonomo), Polverino. A disp. Esposito G., Angelino, Parmentola, De Simone. All. Maurizio Coppola

Arbitro: Vincenzo Berardone della sezione di Moliterno (PZ)

Assistenti: Paolo Borrelli e Dario Raho di Ercolano

Ammoniti: Esposito L (VE), Guarracino (G), Vitiello (G), Buonomo (G), Russo (G).

Note: Spettatori 500 ca. quasi tutti gragnanesi –  Angoli 3 a 0 per il Vico Equense.

Vico Equense. Penultima di campionato al comunale di Massaquano, di fronte Vico Equense e Gragnano, quarta posizione per i padroni di casa che al momento sono nei playoff, gli ospiti capolisti potrebbero conquistare la promozione in D con una vittoria. Assenti Borrelli per squalifica e Chierchia, mentre Baleotto è tornato ad allenarsi con la squadra dopo una lunga assenza. Nelle fila del Vico Equense giocano gli ex Libertas Luca Esposito e Luca Balzano. Per la cronaca il numero 10 in maglia azzurra, Guadagnuolo vanta 205 segnaturte in carriera. Al fischio d’inizio gli spalti sono gremiti da almeno 500 tifosi provenienti da Gragnano. Al 2’ la prima offensiva è di marca costiera, Guadagnuolo prova una difficile girata al volo dal vertice dell’area piccola, la palla  è altissima. Al 7’ la risposta ospite, Martone trova spazio per il tiro dal limite che risulta cenrtale. All’8’ c’è un pregevole recupero di Gargiulo su Guadagnuolo, si riparte e la palla arriva a Martone che con un preciso cross dalla destra imbecca Carotenuto che appena in area controlla e supera il portiere con un diagonale che si insacca nell’angolo alto alla sinistra del portiere. La formazione di Macera accusa il colpo e il Gragnano mantiene l’iniziativa senza però pungere nell’area avversaria. Col trascorrere dei minuti i costieri guadagnano un po di campo e alla mezzora potrebbero anche riequilibrare il risultato su azione d’angolo, ma Balzano non trova l’impatto di testa  con la palla a pochi metri dalla porta su azione d’angolo. Al 42’ Carfora dalla distanza per la presa alta di Russo. Si giunge all’intervallo con il Gragnano in vantaggio e un tempo da giocare. Alla ripresa del gioco il Gragnano sembra  cercare l’affondo con più insistenza, ma al 3’ sono gli azzurri ad avere una buona opportunità con Canfora in piena area, puntuale l’intervento difensivo di Loreto. Al 5’ arriva la conclusione ospite ad opera di Polverino dal limite, il portiere ferma in due tempi. All’8’ Polverino serve un buon pallone a  capitan Martone che fa partire un gran tiro che sfiora la traversa. Al 13’ Di Ruocco s’invola sulla destra e cross per la testa di Arcobelli che viene anticipato da Mataluna che esce in presa alta. Due minuti dopo Carotenuto conclude al volo da fuori su centro di Di Ruocco, la palla è lontana dalla porta. Risponde il Vico Equense con Esposito al 17’ che non inquadra il bersaglio. Al 23’ Sorrentino I° crossa dalla sinistra per De Falco che fa la torre di testa, la presa in tuffo di Russo interrompe l’azione offensiva. Un altro goal potrebbe regalare la D oggi stesso e la formazione di Maurizio Coppola fa gioco e pressa alto . I costieri non stanno a guardare e si fanno vedere in avanti con Staiano nell’area gragnanese, puntuale l’anticipo di Loreto, arriva Guadagnuolo che colpisce di esterno destro e palla fuori. Al 37’ Carotenuto alza la palla per Polverino che centra da fondo campo per il colpo di testa di Loreto che sorvola la traversa. Ultimi minuti, il Vico Equense non è affatto rassegnato, mentre il Gragnano vede il traguardo vicino. A tempo scaduto l’arbitro concede 3 minuti di recupero, sugli spalti si prepara la festa, la serie D è a un passo, quando Criscuolo potrebbe soffocare la gioia dei tifosi ospiti con un colpo di testa ravvicinato che esce di poco. Intanto arriva la notizia della sconfitta del Sant’Agnello e contemporaneamente il triplice fischio dell’arbitro che manda il Vico Equense negli spogliatoi e il Gragnano in serie D. Il tecnico Maurizio Coppola resta seduto sulla panchina, i ragazzi vanno a stringersi a lui ed esplode la festa sul campo, tutti sotto gli spalti per l’abbraccio del pubblico. Il Gragnano arriva in serie D per la prima volta entrando dalla porta principale, senza dover disputare i playoff. Enzo Esposito

Le gare del penultimo turno

GIORNATA 33                                   12/04/15   ore 16,00
VICO EQUENSE GRAGNANO  0 – 1  
FAIANO SANT’AGNELLO  1 – 0  
ECLANESE FORZA CORAGGIO  2 – 2  
SAN TOMMASO MARIGLIANESE  3 – 3  
VALDIANO NOCERINA  0 – 1  
S.ANTONIO AB. SCAFATESE  0 – 2  
MASSALUBRENSE PONTECAGNANO 1 – 2   
CAMPAGNA VIS ARIANO 2 – 0   
RIPOSA PALMESE    

Il D.S. Cipriano Coppola

ciprianoper-sitoIn ogni societá calcistica, a prescindere dalla categoria, un ruolo centrale da sempre lo occupa il direttore sportivo. Assemblare una rosa stando attenti da una parte alla competitivitá e dall’altra al budget a disposizione non é cosa facile. Nel Gragnano questo compito é stato assolto alla perfezione da Cipriano Coppola. Personaggio spumeggiante, dagli atteggiamenti stravaganti ma soprattutto dotato di una grande competenza che lo rende uno dei ds piú stimati nell’ambiente. Pilastro della Libertas Stabia, dove iniziò da allenatore nella stagione 1985/1986, é stato tra i promotori della storica fusione dell’estate scorsa. “Un accordo trovato con l’obiettivo di migliorare sotto tutti i punti di vista – esordisce Coppola – I risultati parlano chiaro, siamo ad un passo dal compiere una vera impresa”. Un’impresa in una piazza che Coppola già conosceva bene. “Da avversario negli anni avevo potuto apprezzare il calore della tifoseria gragnanese dalla quale sono stato accolto benissimo. C’è stata subito grande sintonia”. Una stagione caratterizzata da tanti momenti positivi ma anche da qualche rovescio che aveva messo in dubbio la posizione dell’allenatore Maurizio Coppola. “A mio modo di vedere un tecnico deve lavorare un anno intero e poi bisogna tirare le somme. Anche quest’anno ho seguito questo mio convincimento, a maggior ragione essendo coinvolto Maurizio che convinsi io, quasi tre anni fa, ad intraprendere questa carriera ben conoscendo le sue doti. Direi che ci ho visto giusto”. Passando al mercato, c’è stato un ingaggio che per Coppola é stato piú complicato degli altri. “Quello di Aniello Vitiello – sottolinea il direttore – Fino alle ultime ore di mercato c’è stato un tira e molla che fortunatamente si è concluso con reciproca soddisfazione. Devo ammettere che non abbiamo avuto grossi problemi nel trattare i giocatori, quest’anno Gragnano era una meta ambita”. Un giocatore peró è riuscito a sfuggire. “Si, Davide Evacuo. Dopo gli addii di Marco Mazzeo e Fabio Lupacchio cercavamo un grande attaccante ed abbiamo pensato a lui. Il ragazzo peró, legittimamente, ha preferito accasarsi al Fondi in D”. Riguardo alle ultime due giornate di campionato Coppola dimostra di avere le idee chiare. “Ci mancano due punticini ed abbiamo le qualitá per conquistarli. Ho tante partite nel cuore quest’anno ma la vittoria piú importante dobbiamo ancora conquistarla e faremo di tutto per riuscirci”. Gennaro De Stefano

Intervista al Presidente

MinopoliProseguiamo la panoramica sui protagonisti dell’eccezionale stagione del Gragnano Calcio con una piacevole chiacchierata con il presidente della societá, Franco Minopoli. Gestire una formazione nel calcio dilettantistico attuale non é semplice, a maggior ragione in una città come Gragnano che ad oggi non possiede uno stadio a norma. Spinto dall’amore per il proprio paese e con l’aiuto di professionisti di valore Minopoli lo sta facendo ed in questi due anni i risultati del campo parlano per lui. A due giornate del termine del campionato, ad un passo dalla promozione in serie D l’emozione c’é e si fa sentire. “Stiamo davvero realizzando un sogno nonostante mille difficoltá ed incertezze. Sarebbe davvero un’impresa storica, mai il Gragnano è arrivato in D passando dalla porta principale, vincendo il campionato”. Sono passati meno di due anni dall’inizio di quest’avventura che si sta rivelando entusiasmante. “Ero reduce da una stagione trionfale con la squadra di calcio a 5 – ricorda Minopoli – Tutto era pronto per l’iscrizione al campionato di serie B. L’idea di non poter giocare le partite casalinghe a Gragnano però mi amareggiava e allora decisi di abbandonare il futsal. L’insistenza di un gruppo di cari amici mi stimoló ad intraprendere la strada del calcio a 11 e mi tuffai con tutto me stesso nel progetto di riportare il calcio che conta nella città che amo”. Prima l’accordo con il Ristor Lettere, gli inizi in prima categoria con la promozione raggiunta tramite i play-off e poi la fusione con la Libertas Stabia per creare, nel comprensorio, una realtá calcistica autorevole che da qui a pochi giorni potrebbe raccogliere i frutti di quanto seminato. Il tutto, senza uno stadio. “Esattamente. Questo é stato il grande problema che ci ha portato tante difficoltá. Proprio in questi giorni sono iniziati i lavori al “San Michele” con la speranza che terminino per l’inizio della prossima stagione agonistica. Il coinvolgimento dell’amministrazione comunale e di alcuni imprenditori locali dovranno essere i punti fermi dai quali ripartire per programmare il futuro”. Da buon presidente Minopoli ha seguito quasi tutte le partite e ne ricorda due in particolare. “Nel bene sicuramente la straordinaria vittoria a Palma Campania contro la Palmese. Nel male la sconfitta al “Menti” contro la Scafatese in Coppa Italia che ci é costata l’eliminazione dopo aver superato squadre del calibro di Sant’Agnello e Turris”. Tante infine le persone da ringraziare ma non é ancora giunto il momento. “Mi hanno insegnato che i ringraziamenti si fanno ad opera conclusa. Abbiamo fatto tanto questo é vero ma il lavoro non è ancora concluso”. Gennaro De Stefano 

Mister Maurizio Coppola, il condottiero

DSCF8984Un vecchio adagio riferisce che dietro un grande uomo c’é sempre una grande donna. Adattando questo detto al calcio potremmo affermare che dietro una squadra vincente c’é sempre un grande allenatore, soprattutto se questa squadra vince e convince comandando il gioco ed offrendo, settimanalmente, uno spettacolo di qualità agli appassionati. É il caso, quest’ultimo, del Gragnano Calcio di questa stagione che ha nel suo tecnico, Maurizio Coppola, uno dei suoi punti di forza. Coppola ha iniziato la carriera da allenatore alla Libertas Stabia nell’annata 2012/2013 conquistando un dignitoso ottavo posto. L’anno successivo la societá stabiese ha guadagnato posizioni terminando quarta ma uscendo sconfitta nella prima gara dei play-off contro l’U.S. Angri. Nell’estate 2014, dopo la fusione con il Gragnano, l’allenatore é stato confermato alla guida di una formazione ambiziosa che ora sul campo sta provando a realizzare il sogno di una città intera, tornare in Serie D dalla porta principale vincendo il campionato di Eccellenza. Una stagione, caratterizzata da ottimi risultati ottenuti attraverso un calcio offensivo e godibile, che abbiamo analizzato conversando proprio con Maurizio Coppola, uno dei protagonisti di questa cavalcata che potrebbe concludersi positivamente giá domenica al “Comunale” di Massaquano. Cinque punti di vantaggio a due giornate dalla fine sono un vantaggio confortevole ma contro il Real Vico Equense non sará per nulla facile, come sottolinea il tecnico. “Siamo arrivati al punto in cui bisogna fare l’ultimo passo ma sarà difficile perché domenica ci aspetta una partita dura al cospetto di un Real Vico che lotta per approdare ai play-off con ottimi giocatori ed un allenatore, Giovanni Macera, a mio modo di vedere probabilmente il migliore della categoria”. Ad agosto, dopo la fusione tra Libertas e Gragnano, c’erano grandi speranze in societá ma bisognava attendere la prova del campo. “Sapevo di avere a disposizione un’ottima rosa – commenta Coppola – Dovevamo almeno migliorare il quarto posto dell’anno scorso e da tempo quest’obiettivo è stato centrato”. In questi mesi i gialloblé hanno subito poche battute d’arresto eppure, come spesso capita nel calcio italiano a tutti i livelli, in quei momenti si sono diffuse voci di un possibile esonero. “È il nostro mestiere. Quando non arrivano i risultati l’allenatore viene messo in discussione anche se i numeri, complessivamente, sono dalla sua parte. Peccato non essere riusciti a vincere sempre ma d’altronde siamo umani”. L’Eccellenza, soprattutto quella campana, é una categoria difficile da affrontare che peró gli uomini di Coppola hanno affrontato con il giusto piglio. “In questo campionato devi possedere cattiveria, corsa, grinta e grande spirito di gruppo. Noi abbiamo tutte queste doti che unite alle qualità tecniche sopra la media ci hanno permesso di eccellere. Quest’anno ho alle mie dipendenze un gruppo splendido, formato da uomini veri, con il quale abbiamo superato tante difficoltá per arrivare a giocarci la promozione”. Sono stati tanti i giocatori che si sono messi in mostra in questi mesi con prestazioni di assoluto livello. “Tra i piú esperti in molti hanno dimostrato di poter giocare in categorie superiori – rimarca il tecnico – Sono particolarmente felice per Francesco Di Ruocco e Loreto. I piú giovani sono stati tutti all’altezza e non é corretto fare nomi, dimenticherei di certo qualcuno”. Giá al vertice della classifica dalle prime giornate, a dicembre il Gragnano si è rinforzato con Pasquale Carotenuto e Giacomo Polverino. “Due arrivi di spessore, non li scopro io. Hanno innalzato il livello della squadra permettendoci di avere quel qualcosa in piú che serve per lottare per vincere i campionati”. Un anno caratterizzato da tante vittorie convincenti e qualche sconfitta inaspettata. “Porto nel cuore la partita d’andata contro il Faiano al “Menti”. In nove uomini contro undici siamo riusciti a vincere allo scadere facendo una grande prestazione. Non ho rimpianti invece per le sconfitte, pure queste portano degli insegnamenti utili per migliorare”. La squadra gialloblé é in corsa per la promozione schierando tanti giovani e questo è un motivo d’orgoglio. “Spesso abbiamo giocato con 4 “Under”. Questo a dimostrazione che abbiamo giovani forti e faccio i complimenti a chi li ha scelti e portati”. In conclusione della nostra intervista non possiamo che parlare dei tifosi gragnanesi che, nonostante la questione stadio, sono stati sempre vicini ai loro beniamini. “I tifosi sono una componente importante per una squadra di calcio – riconosce l’allenatore della capolista – Soprattutto quando si lotta per traguardi prestigiosi. Mi auguro che nelle prossime due partite abbiano la possibilitá di essere numerosi al nostro seguito perché i miei ragazzi lo meritano. Per il resto poi, incrociamo le dita. Noi comunque, come sempre, daremo il massimo”. L’appuntamento è quindi a domenica, a Massaquano alle ore 16 il Gragnano proverá a chiudere i conti con il Sant’Agnello ed a volare in Serie D. Gennaro De Stefano