“Cavese – Gragnano Calcio vista dal tifoso”

12 aprile 2015 – 6 settembre 2015. Quasi cinque mesi dopo ci ritroviamo al seguito del nostro Gragnano. Ad aprile a Vico Equense fu un trionfo, finalmente la promozione in serie D dopo sette lunghi anni. Questo periodo è stato un’altalena di emozioni. La gioia pura per la vittoria del campionato, l’amarezza per un destino che sembrava ormai segnato a giugno fino alle emozioni di luglio ed all’entusiasmo per la nuova avventura, per il sogno che diventa realtà, ad agosto. La D inizia subito mettendoci di fronte una delle formazioni più forti del girone, la Cavese. Il “Lamberti” è squalificato. Da un lato c’è un piccolo dispiacere nel non poter giocare in uno dei campi più caldi della Campania. Dall’altro c’è ovviamente la consapevolezza che giocando a Volla, al “Borsellino”, a porte chiuse, il fattore campo è azzerato e le chance di fare bene aumentano a dismisura. Già abbiamo incontrato gli uomini di mister Longo, in amichevole un paio di settimane fa. 4-2 per loro il risultato in una partita che ci ha confermato le enormi qualità della rosa della Cavese ma anche che, a parte il black out iniziale, a livello di gioco abbiamo ben poco da invidiargli. Arriviamo a Volla e nel prepartita ci conforta la conferma dell’assenza, per squalifica, di Claudio De Rosa. È un attaccante che non ha bisogno di presentazioni, in categoria fa la differenza e ce ne siamo accorti durante l’amichevole famosa quando realizzò una gran rete con un tiro secco da fuori area e fu autore di tante giocate di altissima classe. Sicuramente dimostrerà le sue qualità anche quest’anno. Dalla seconda giornata però. Arrivano le formazioni ufficiali. 4-3-3 classico per mister Coppola con De Marino tra i pali, De Biase a destra, Baleotto a sinistra e capitan Martone al posto di Gargiulo al fianco di Loreto. L’assenza del “Ministro della Difesa” è pesante ma il Capitano si è disimpegnato nella scorsa stagione al centro della difesa in momenti di emergenza ed ha qualità e carisma per fare un’ottima prestazione. A centrocampo non può mancare Vitiello da play con il giovane La Monica e con Leone ai suoi lati. In avanti i motorini Carfora ed Odierna in appoggio a Lupacchio. I primi minuti sono incoraggianti. La Cavese prova a sfondare ma teniamo bene il campo senza concedere occasioni. Al dodicesimo “fajolada” in area gialloblè, la palla carambola al limite dove il centrocampista Serrano impatta bene ma Loreto c’è sulla traiettoria e mette in corner. L’inizio ora è un lontano ricordo, spingono forte e sono pericolosi. Al diassettesimo D’Anna si incunea in area, Loreto lo contrasta ma sull’uscita di De Marino il 10 della Cavese è lesto a concludere. De Biase, intelligentemente, ha però seguito l’azione e calcia via il pallone ad un metro buono dalla linea. Passano pochi minuti e ancora D’Anna sale in cattedra. Destro a giro dal limite, sfera che fa la barba al palo alla sinistra del portierino gialloblè. Si soffre. Non hanno un grande gioco corale ma davanti sono forti fisicamente con Del Sorbo e veloci e tecnici con tutti gli altri. Palla lunga e pedalare ma possono permetterselo, almeno per ora. Al trentacinquesimo ancora lo scatenato D’Anna, su assist da piazzato di Di Deo, si trova a tu per tu con De Marino che col piede destro, alla Garella, respinge la sua conclusione a botta sicura. C’è ancora il tempo per un’altra mischia folle nella area piccola su corner dalla destra. Ci salviamo per il rotto della cuffia. L’arbitro Moriconi fischia finalmente la fine del primo tempo. La Cavese ha avuto tante buone occasioni ma non è riuscita, per difetto di precisione e bravura della nostra retroguardia, a sbloccare il risultato. Continuando così però siamo consapevoli che sarà dura tenere fino al novantesimo. Serve un cambio di ritmo. Ci sarà. L’inizio del secondo tempo è equilibrato come l’inizio del primo. Stavolta però non sarà la Cavese a prendere poi l’iniziativa ma saremo finalmente noi. Intanto al sesto il centrocampista Ausiello è stato graziato dall’arbitro. Manata in pieno volto a Leone che lo costringe fuori dal campo per alcuni minuti per le cure del caso. Taglio sul naso che fortunatamente non gli impedisce di riprendere il suo posto in mezzo al campo. All’undicesimo ci facciamo vedere dalle parti del portiere Conti. Odierna sulla sinistra vince di caparbietà un rimpallo, supera un altro avversario e scarica il destro da fuori. Pallone che esce di un soffio alla destra di Conti. Ci siamo, teniamo bene il campo, non soffriamo niente e non disdegniamo le sortite offensive. Stiamo meglio di loro atleticamente, sono stanchi ed in affanno e gli pesa moralmente non aver segnato nella prima frazione quando ne hanno avuto occasione. Diciottesimo minuto. Palla lunga di De Marino, Lupacchio spizza, Leone sempre di testa serve Odierna. Dario in caduta trova il guizzo per ridare palla a Nicola che entra in area dal vertice destro. Supera un uomo, prova a cercare spazio per esplodere il destro ma Ausiello lo affronta, lo stende! Calcio di rigore! Non ci sono dubbi nè per noi nè, ed è ciò che conta, per l’arbitro romano. Dal dischetto si presenta Leone, parte la rincorsa, infinita, piatto destro e…rete! Siamo in vantaggio! Conti intuisce ma non respinge, il pallone si insacca implacabilmente. Manca una mezzora, compreso il recupero. Ci aspettiamo sofferenze indicibili, l’Inferno dantesco e chissà cos’altro. E invece no. La Cavese sembra svuotata, poche idee confuse. Noi stiamo meglio, corriamo di più e meglio. Il centrale avversario Esposito dalla tribunetta adiacente al campo capta una frase “Stiamo meglio, andiamo a fare il secondo!”. Non gradisce ma abbozza, sa anche lui che magari non segneremo la seconda rete ma si, stiamo molto meglio di loro. I minuti passano, lenti, ma la sofferenza vera più che in campo è in tribuna dove si cerca scaramanticamente di non spostarsi di un centimetro e di non interrompere la magia di quei momenti. Arriviamo così al terzo di recupero. Pallone alla viva il parroco dalle retrovie che Del Sorbo addomestica in qualche modo e ai venti metri imbecca l’inserimento di Di Deo. Il centrocampista entra in area, contrastato da capitan Martone, e batte verso “Garella” De Marino che ancora una volta respinge col piedone. Il pallone però resta lì, duello rusticano a terra tra Di Deo e Martone, sfera che rotola via ma appostato al limite c’è Del Sorbo. La porta è pressochè sguarnita. Destro del centravanti e lì davvero i secondi diventano minuti. Una vera beffa anche se probabilmente avremmo firmato per il pari un paio d’ore prima. La beffa però non arriva, il tiro è preciso ma preciso per uscire accanto al santo palo destro della porta. Sospiro di sollievo. I due minuti successivi sono davvero interminabili ma il triplice fischio di Moriconi non può che arrivare, è finita! All’esordio abbiamo battuto la Cavese. L’esultanza è quelle delle grandi occasioni, sembra di essere tornati ad aprile, a Vico. Lì però il lavoro era finito, qui è solo iniziato. Veniamo via però con una conferma. In campo non vanno blasone e budget. In quel rettangolo verde contano testa, cuore e gambe. Testa fredda, cuore caldo e gambe scattanti e ci toglieremo tante soddisfazioni. “Il melone con la prova è uscito buono” (cit. del grande tifoso Andrea D’Auria) arriveranno momenti difficili e bisognerà stare uniti, tutte le componenti, dalla società ai tifosi. Uniti siamo più forti. Ora però godiamoci l’IMPRESA.

Ufficio Stampa Gragnano Calcio – Gennaro De Stefano