Intervista a Capitan Martone

DSCF7461Pubblichiamo  l’intervista integrale realizzata ieri allo stadio San Michele di Pimonte e pubblicata in versione ridotta stamani dal quotidiano IL MATTINO .

Al termine del match che ha visto il Gragnano superare di misura il San Tommaso confermandosi capolista, ci siamo intrattenuti con il capitano gialloblè Savino Martone, oggi squalificato.

Salve Savino, da capitano quali sono state le emozioni guardando dalla tribuna i propri compagni impegnati in una partita così importante?

Indubbiamente si soffre molto di piú in tribuna che in campo dove sei impegnato a dare il massimo e non hai tempo per pensare ad altro. Comunque ero abbastanza tranquillo perchè credo nelle qualitá dei miei compagni che infatti sono riusciti a portare a casa i tre punti.

Entrando nello specifico, quale credi sia stato il segreto di quest’ottima stagione?

Il gruppo, assolutamente. Siamo una squadra di amici, pronti sempre ad aiutarsi sia in campo che fuori. Siamo poi stati fortunati perché abbiamo uno staff tecnico e atletico di alto livello che ci ha seguito in ogni dettaglio. La tifoseria, nonostante i vari divieti, ci é stata vicina ed ha fatto sentire il suo sostegno durante tutta l’annata. Insomma alla fine si é creato il giusto mix per arrivare all’obiettivo.

Appunto l’obiettivo, da gragnanese doc cosa significa per te essere a quattro giornate dalla fine in testa al campionato?

Significa tanto. La promozione sarebbe sicuramente un sogno che si avvera, non riesco ad immaginare gioia sportiva piú grande di regalare alla mia cittá la Serie D dopo tanti anni di sofferenza. Il fiore all’occhiello della mia carriera.

Dopo lo scontro diretto perso contro il Sant’Agnello, in molti pensavano che il Gragnano avrebbe perso colpi lasciando alla squadra di Turi via libera ed invece cos’é successo dopo quella partita?

La sconfitta contro il Sant’Agnello paradossalmente ci è servita, ci ha caricato l’aver dimostrato di non essere inferiori, come tanti dicevano, ed anzi meritavamo un risultato positivo per il gioco espresso. In quel pomeriggio abbiamo capito di potercela giocare fino alla fine ed abbiamo così rilanciato per riconquistare ció che ci spettava dopo una prima parte di stagione ad alto livello nonostante tante difficoltà. Da quel momento abbiamo fatto il nostro, vinto domenica dopo domenica ed i pareggi del Sant’Agnello ci hanno restituito la vetta. Ora mancano quattro partite, dobbiamo restare concentrati e dare il nostro meglio, per la maglia, per la cittá ma soprattutto per noi stessi e per chi ha creduto in noi sin dall’inizio. Gennaro De Stefano