L’intervista al preparatore dei portieri, Mister Vincenzo Esposito

Mr Esposito EnzoNella fantastica stagione del Gragnano Calcio che ha permesso alla società gragnanese di tornare in serie D, un ruolo fondamentale è stato svolto dallo staff tecnico. Dopo aver intervistato l’allenatore Maurizio Coppola ed il preparatore atletico Cosimo Vicidomini, è il turno stavolta di chiacchierare con Vincenzo Esposito, preparatore dei portieri. Una figura carismatica, con una carriera in Lega Pro tra Foggia, Scafati e Cava de’ Tirreni che parla da sola certificandone le qualità.

Pur avendo lavorato in categorie superiori oltre che nel settore giovanile, questa vittoria ha un gusto particolare per lei Mister?

“Si, mi provoca una gioia immensa. Una promozione fortemente voluta nonostante le difficoltà e raggiunta grazie alla forza di un gruppo straordinario che si è unito ancora di più affrontando i tanti problemi. Abbiamo fatto tutti sacrifici enormi da agosto, togliendo anche tempo alle famiglie ma alla fine siamo stati ripagati. Il Sant’Agnello è una squadra davvero forte ma noi abbiamo cercato e voluto la vittoria più di loro. La dedico a noi tutti, anche ai ragazzi che sono andati via a metà stagione. Ognuno di loro ha contribuito in campo e fuori sotto il profilo umano”

Qualcuno ha parlato di corazzata, di squadra che era destinata a dominare il campionato. Che ne pensa?

“Credo che si stia tentando di sminuire un po’ il lavoro che abbiamo fatto noi come staff ed i giocatori. La spina dorsale alla fine era quella che l’anno scorso è arrivata quarta con la Libertas ed è stata poi integrata dopo la fusione con il Gragnano ed ulteriormente rinforzata in corso d’opera. Niente è stato facile, ci siamo guadagnati ogni punto sudando e lavorando giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento”

A dicembre c’è stato un bel turnover di giocatori, com’è stato gestire quel momento?

“Non è stato facile, abbiamo dovuto ricominciare in un certo senso e cambiare il nostro modo di giocare. Forse quel piccolo momento di flessione è stato dovuto anche a questo. Alla fine comunque siamo riusciti a trovare la quadra ed a inserire bene i nuovi, Carotenuto in primis, e a proseguire spediti sulla nostra strada”

Il gruppo, durante questa serie di interviste è una parola che non manca mai. E’ stato il gruppo il segreto di quest’annata?

“Assolutamente, lo ribadisco. Un gruppo di ragazzi seri, che sanno quando c’è bisogno di scherzare per allentare la tensione ma che quando c’è da lavorare, lo fanno senza esitazioni e dando tutto con grande professionalità. Non faccio nomi per non fare torto a nessuno, sono stati tutti esemplari”

Nel corso dell’annata sono stati ben quattro i portieri coi quali si è trovato a lavorare.

“Quattro ragazzi splendidi che hanno lavorato quotidianamente con serietà e dedizione. La grande esperienza di Giancarlo Amodio è stata importante nella prima parte di stagione. Un portiere completo, dotato di buon posizionamento e buona forza esplosiva. Ripeto, per me ha fatto molto bene. Vincenzo Mosca è un giovane di qualità che si è fatto trovare pronto al momento giusto. La qualificazione in Coppa Italia contro il Sant’Agnello porta la sua firma. Da dicembre ho avuto la possibilità di allenare Valentino Russo, altro ragazzo di grandi qualità. Era reduce da un grave infortunio e mi avevano detto che aveva un carattere un po’ esuberante, invece si è inserito alla svelta, allenandosi sempre bene. Ha subito solamente cinque reti nel girone di ritorno sfoderando prestazioni all’altezza ed aiutando la squadra a raggiungere l’obiettivo finale. Può fare molto bene in futuro, ha tanta voglia di migliorare. Poi Gianluigi Esposito, portierino della Juniores. Ha ottime qualità tecniche ma deve migliorare e crescere dal punto di vista della cattiveria agonistica. Se ci riuscirà, arriverà a buoni livelli anche lui”

Tanti i pomeriggi da ricordare, le partite portate a casa a denti stretti, con sofferenza.

“I tre punti conquistati al “Menti” contro il Faiano in doppia inferiorità numerica, la vittoria contro il Real Pontecagnano con pochi allenamenti nelle gambe, il gol nel recupero di Sebastiano Esposito per espugnare il campo del San Tommaso. Ci siamo tolti davvero tante soddisfazioni quest’anno!”

Uno sguardo in conclusione verso il futuro, verso la serie D.

”E’ un campionato molto difficile in cui mi sono già misurato. Ci si confronta contro squadre di blasone, in ambienti caldi e l’organizzazione a quel punto diventa fondamentale. Servono poi tanti giovani di livello visto l’attuale regolamento. Insomma non si può improvvisare, con tutto il rispetto la serie D non è l’Eccellenza. E’ il calcio vero”.  Gennaro De Stefano