In occasione dell’ultimo turno del girone d’andata il Gragnano, in infrasettimanale, si reca allo stadio “Marcellino Cerulli” di Massa Lubrense. Un match che alla vigilia si apre con la decisione delle autoritá di chiudere la partita ai tifosi impedendo nuovamente agli appassionati gragnanesi di recarsi a sostenere i propri beniamini, una costante in questa stagione che rende sempre più difficile un campionato giá di per sé a dir poco complicato. Passando ai temi del campo i gialloblè si presentano a Massa in formazione rimaneggiata con ben tre giocatori squalificati (Vitiello e Baleotto per due giornate, Loreto per una ndr) e due acciaccati, Borrelli e “Chicco” Di Ruocco. Una situazione non facile in casa di una squadra che occupa le ultime posizione della classifica del girone B ma che tra le mura amiche ha conquistato la maggior parte dei suoi punti vincendo tre partite su sette. L’approccio alla partita dei ragazzi di mister Coppola fa ben sperare, siamo subito aggressivi alla ricerca del gol che possa indirizzare la contesa fin dai primi minuti. Al quinto cross dalla destra di Lettieri, il portiere di casa Stinga perde la presa ma è reattivo a recuperare il pallone anticipando di una frazione di secondo Lupacchio. Il 4-3-1-2 del Massa Lubrense regge bene l’urto nei primi minuti con i gialloblé che non riescono a sfondare sugli esterni, punto di forza nel resto dell’annata. Il Gragnano controlla comunque il match e la grande occasione per sbloccarlo arriva al ventesimo. Sugli sviluppi di una punizione laterale battuta da Chierchia la sfera arriva a Gargiulo nei pressi del dischetto, destro del centrale gialloblé che esalta gli istinti di Stinga che respinge sventando la minaccia. L’equilibrio, ahinoi, viene spezzato subito dopo ma non nella direzione auspicata. Al ventiquattresimo punizione dai venticinque metri per il Massa, batte Ferrara e la palla si insacca beffarda alla destra di Amodio. I ragazzi provano subito a reagire ma un minuto dopo il pallonetto di Mazzeo é alto sopra la traversa. Al trentesimo è il turno di Lupacchio, destro da posizione defilata che Stinga controlla. Il pomeriggio in pochi istanti è diventato complicato, la squadra non riesce ad imporre il gioco come suo solito e il Massa è bravo a coprire il campo e a non concedere occasioni. Al trentanovesimo ci prova Gallifuoco in acrobazia ma il portiere é attento. Proprio in chiusura, al quarantacinquesimo, ottima chance per il Gragnano. Cross di Lettieri che assume una traiettoria beffarda, Stinga é in difficoltà, la palla colpisce la traversa ma prima che Martone e Mazzeo possano intervenire l’assistente Pannese segnala il fuorigioco vanificando il tentativo dei due gialloblé. Dopo un minuto di recupero termina cosí la prima frazione di gioco, nella ripresa serve una reazione d’orgoglio per riequilibrare le sorti del match e difendere l’imbattibilità stagionale. Il segnale del mister Coppola al termine dell’intervallo é chiaro, dentro “Topone” Di Ruocco per Gallifuoco e il giovane Gianluigi Esposito al posto di Amodio per riequilibrare la situazione degli “under”. Il campo però non recepisce quel segnale e nei primi minuti della ripresa il Massa sfiora due volte il due a zero: al quarantasettesimo con l’ex Libertas La Monica con il suo diagonale da destra che termina di poco a lato e al quarantanovesimo con il classe 1998 Castellano che da fuori area lascia partire un destro velenoso che conclude la sua corsa a pochi centrimentri dal palo alla sinistra di Esposito. Non esattamente l’inizio di secondo tempo che sognavamo. Proviamo a reagire al cinquantaquattresimo, “Topone” lavora un ottimo pallone sulla sinistra, cross per Lupacchio che fa da torre per Mazzeo, destro secco del bomber ma Stinga compie un autentico miracolo negando l’ottavo gol stagionale al “9” gialloblé. L’occasione propoziata dai tre attaccanti in campo lascerebbe presagire un forcing del Gragnano che peró stenta ad arrivare. Il Massa è coriaceo, le forze si moltiplicano con la prospettiva di cogliere tre punti insperati contro la capolista, il nervosismo cresce tra i nostri togliendo luciditá. Il cronometro é inesorabile e i minuti passano senza occasioni di rilievo tra cambi e qualche giallo sventolato dal signor Catanoso di Reggio Calabria. Il suo secondo assistente, Rizzo di Salerno, poi si erge a massimo protagonista a metá ripresa con una serie di offside interminabile che contribuisce ulteriormente al nervosismo dei ragazzi in campo. Al settantasettesimo Coppola tenta il tutto per tutto inserendo Valentino Somma al posto di Guarracino con “Topone” a destra, stabilmente in appoggio alle due punte Mazzeo e Lupacchio. La mossa si rivela subito azzeccata, il tanto atteso forcing inizia. Al settantottesimo Mazzeo controlla in area e viene steso da Vollono, il contatto é chiaro ma il fischietto calabrese lascia correre tra le proteste. Ottantesimo minuto, ancora protagonista il bomber gialloblè su corner di “Topone” ma la sfera termina docile tra le braccia di Stinga. All’ottantatreesimo é Lupacchio a svettare di testa, sempre su assist di Enzo Di Ruocco, ma non c’è niente da fare oggi Stinga è sempre sul pezzo e blocca. Passano quattro minuti e l’estremo difensore del Massa é incredibile sulla punizione di “Topone” diretta all’incrocio. Al novantaduesimo l’ultima grande occasione per i gialloblé è nuovamente per Gargiulo che sulla punizione di Chierchia gira con il destro ma vede il pallone spegnersi alto sopra la traversa. Nel quarto minuto di recupero ingenuità di Esposito che spintona il neoentrato Aiello che provava a perdere ulteriore tempo e concludiamo la partita in 10 con Angelino tra i pali. Non c’è peró niente da fare, dopo sei minuti di recupero l’arbitro decreta la fine delle ostilitá e la prima sconfitta stagionale che chiude una striscia positiva di oltre venti partite tra campionato e coppa. Non c’é tempo per abbattersi, l’impegno in casa del Campagna é vicino ed inoltre nonostante la sconfitta gli altri risultati di giornata, la vittoria del Sant’Agnello a San Tommaso ed il pari a Vico tra Real e Scafatese, non modificano le posizioni in classifica, il Gragnano é CAMPIONE D’INVERNO. Un risultato frutto di una cavalcata, lunga tre mesi e mezzo, caratterizzata da un’ottima qualitá di gioco da parte di un gruppo, staff tecnico e dirigenziale compreso, di uomini veri che vogliono regalarsi e regalare un sogno ad una cittá che attende da troppo tempo di avere soddisfazione.Ci auguriamo gli venga concessa questa possibilitá, se lo meritano. Gennaro De Stefano