“L’Intervista”: Ciro Foggia

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Ciro Foggia è stato senza dubbio uno dei protagonisti principali della salvezza gialloblè. Il bomber napoletano si è messo in mostra fin da subito conquistando il posto da titolare a suon di gol. Venti sono i centri stagionali a novanta minuti dal termine del campionato, un bottino che permette a Ciro di essere ancora in lotta per il titolo di capocannoniere del girone insieme a Catania del Siracusa ed a Longo della Frattese.

Ciao Ciro! Domenica scorsa contro il Roccella è arrivato il punto che serviva per la matematica salvezza grazie ad una tua rete su rigore. Quanto è grande la soddisfazione per aver raggiunto l’obiettivo?

La soddisfazione mia e dei miei compagni è veramente indescrivibile, difficile da spiegare a parole. All’inizio dell’anno tutti gli addetti ai lavori ci davano già per retrocessi in Eccellenza. Le parole però non contano niente, è il campo il vero giudice. Abbiamo disputato un’annata splendida senza mai essere stati in zona retrocessione.

Esatto, una salvezza praticamente mai davvero in discussione. Qual è stato il vostro segreto?

Il gruppo. Staff e giocatori ci siamo uniti sempre di più con il passare delle partite, senza pensare a tutti i problemi che comunque ci sono stati. Abbiamo affrontato ogni situazione con grande professionalità ed impegno. Il duro lavoro quotidiano, come sempre, paga.

Entriamo un po’ nel merito del tuo campionato. Sei arrivato reduce da un anno positivo in Eccellenza a Portici con 16 gol all’attivo. Molti avevano dei dubbi sul tuo conto, li hai subito spazzati via.

Si, in estate arrivavo da un’ottima stagione a Portici ma avevo una grande voglia di rilanciarmi in una categoria superiore. Ringrazio la società e l’ex direttore sportivo Cipriano Coppola che hanno creduto in me dandomi questa possibilità. Penso di averli ripagati al meglio. Un plauso lo faccio però anche a me stesso. Ho dovuto superare mille difficoltà per arrivare a togliermi tutte queste soddisfazioni.

Ora senti di essere vicino alla svolta della tua carriera o ancora devi realizzare cosa sei riuscito a fare?

Indubbiamente questa a Gragnano è stata un’esperienza importantissima per la mia carriera. Sono convinto che sia arrivata l’ora giusta per svoltare, per misurarmi chissà magari in una categoria ancora superiore rispetto alla serie D. In questi mesi sono migliorato molto dal punto di vista mentale, ho molta più fiducia in me stesso e nelle mie qualità. Resto però consapevole di avere tanto ancora da imparare e da migliorare.

Ovviamente non hai fatto tutto da solo. Sei stato supportato da compagni e staff di alto livello.

Senza di loro non sarei riuscito ad essere protagonista. Ringrazio con il cuore ogni mio compagno e tutto lo staff a partire da mister Maurizio Coppola. Mi hanno messo nelle condizioni giuste per rendere al massimo.

Domani si parte per la Sicilia, per Leonforte. C’è un titolo di capocannoniere da vincere.

Si, non sarà facile. Siamo in tre ancora in ballo. La Leonfortese ha bisogno di punti ma noi vogliamo concludere bene la nostra stagione ed io spero di riuscire a piazzare le ultime zampate!

L’anno volge oramai al termine. Come ti sei trovato a Gragnano?

Mi sono trovato benissimo! Un ambiente familiare, passionale. Grazie ai tanti gol sono riuscito a conquistare subito il favoloso pubblico gragnanese! Piazza straordinaria, i tifosi ci hanno seguito e sostenuto dappertutto. Meritano di avere una squadra in queste importanti categorie. Forza Gragnano!

Ufficio Stampa Gragnano Calcio – Gennaro De Stefano