“L’Intervista”: Giacomo De Marino

imageIl ruolo del portiere è uno dei più delicati nel calcio. Un errore di un giocatore di movimento può essere rimediato ma quando a sbagliare è un estremo difensore spesso e volentieri equivale a subire una rete. In Serie D, viste anche le regole sugli “under”, sono tanti i giovani che giocano da titolari tra i pali e tra questi Giacomo De Marino è senza dubbio uno dei più promettenti. Un portiere esplosivo che a queste qualità fisiche abbina anche piedi buoni come si conviene ad ogni interprete moderno del ruolo.

 
Ciao Giacomo! Domenica scorsa contro la Frattese è stata una partita strana. Una sconfitta immeritata sul piano del gioco e delle occasioni create. Qual è il tuo giudizio sul match?

Si, una partita strana per quanto concerne il risultato visto come ha giocato la squadra. Purtroppo in Serie D se sprechi troppo, gli avversari ti puniscono. Bisogna però guardare anche il bicchiere mezzo pieno e dire che abbiamo tenuto in mano, per la maggior parte del tempo, il pallino del gioco. Questa sconfitta ci dà la consapevolezza che dobbiamo lavorare ancora molto ma che abbiamo ottime basi per fare bene.

Tra domenica e mercoledì il Gragnano disputerà due partite in casa contro Città di Scordia e Vigor Lamezia. Un primo crocevia importante della stagione. Come state preparando questo doppio appuntamento?

Come al solito stiamo lavorando duramente con tanta voglia di riscattarci dalla brutta parentesi di Frattamaggiore. La Vigor Lamezia si è rinforzata proprio in questi giorni, non sarà una partita semplice come contro lo Scordia che verrà qui domenica. Gli faremo capire però che non avranno vita facile. La squadra sta bene, siamo fiduciosi e crediamo nel nostro potenziale.

La scorsa stagione hai già giocato in questa categoria con la Battipagliese, salvandoti ai play out contro il Sorrento. Cosa ti ha insegnato l’annata da titolare a Battipaglia?

L’anno scorso per me è stato uno dei più importanti dal punto di vista della crescita calcistica. Salvare una grande piazza come Battipaglia è sempre bello. Personalmente mi è dispiaciuto molto che quest’anno la squadra non si sia iscritta ma gli auguro il meglio per gli anni avvenire. La Serie D è fatta, nella maggior parte delle squadre, da giocatori che hanno militato in serie maggiori. Basta questo per capirne il livello, che piano piano tende ad aumentare sempre di più.

Il gruppo gialloblè è sembrato unito fin dalle prime partite amichevoli. Tu personalmente come ti sei trovato con i compagni di squadra e con l’ambiente?

I compagni sono eccezionali! Riescono ad inserire i nuovi fin da subito nel gruppo. C’è un’atmosfera serena, si scherza molto ma quando è il momento di allenarsi non si guarda più in faccia nessuno: testa bassa e pedalare!

Come ti stai trovando invece con il mister dei portieri Vincenzo Esposito?

Prima di tutto il mister è una grande persona e già questo è un punto importante, dopodiché è un grande allenatore. Nei primi giorni di ritiro ci mise al corrente della sua tipologia di allenamenti. All’inizio, lo ammetto, ero un po’ scettico ma col tempo mi ha fatto ricredere.

Tra qualche settimana finalmente riaprirà il “San Michele”. Ritrovare il fattore campo potrà essere fondamentale nel prosieguo della stagione. Quali sono le tue sensazioni sulla questione stadio e più in generale sul tifo gragnanese?

Aspetto lo stadio come un bimbo aspetta il giorno di Natale! A parte gli scherzi, non vedo l’ora di giocare in quello stadio. Del tifo gragnanese che dire, basti pensare che a Frattamaggiore in tutti i novanta minuti si sono sentiti sempre e solo loro. Il tifo qui è eccezionale, sono sempre a supporto della squadra. Meritano altri palcoscenici perché Gragnano è davvero una grande piazza.

Ufficio Stampa Gragnano Calcio – Gennaro De Stefano