“L’Intervista”: Giuseppe La Monica

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Nel campionato di Serie D rivestono una fondamentale importanza i giovani, i cosiddetti “under”. Una norma, quella che ne richiede la presenza contemporanea di almeno quattro di loro, che serve a preservare i vivai e a dare a tanti ragazzini la possibilità di crescere, domenica dopo domenica. Giuseppe La Monica è l’esempio perfetto di quanto questa regola stia funzionando. Centrocampista, classe 1996, Giuseppe si è messo e si sta mettendo in mostra a suon di ottime prestazioni. Intermedio completo, capace sia di inserirsi in zona gol (una rete in questo campionato contro il Città di Scordia ndr) che di rendersi utile in fase difensiva.

 
Ciao Giuseppe! Domenica scorsa una partita davvero rocambolesca contro l’Aversa Normanna. Un punto non è certo da disprezzare, nello spogliatoio come avete commentato la gara?

Si potevano anche cogliere i tre punti. È stata una bella partita, soltanto che quando noi abbiamo preso la situazione in mano abbiamo subito la rete del 2-1. Ora però pensiamo a domenica.

Nel finale sei uscito dal campo acciaccato. Sarai in grado di giocare domenica nel Derby contro la Sarnese?

Tutto bene! Era un problema muscolare ma niente di grave, già martedì mi sono allenato con la squadra, saltando solo la partitella finale. Sono pronto e a disposizione per il Derby!

Sei alla prima esperienza in Serie D. Come ti stai trovando in questa categoria?

Sono a mio agio però è un campionato davvero difficile. C’è grande differenza rispetto all’Eccellenza. Sono tutte squadre organizzate e molto forti.

L’anno scorso a Massa Lubrense sei stato titolare fisso. Quanto ti è servito giocare un campionato da titolare in Eccellenza?

Mi è servito molto giocare la passata stagione perché quest’anno volevo fare il salto di categoria. Come alla fine è successo! Mi sento migliorato, partita dopo partita, soprattutto dal punto di vista della personalità.

Hai un grande rapporto con Leonardo Gargiulo. Com’è nata questa particolare sintonia?

Tutto è cominciato tre anni fa quando giocavamo insieme con la Libertas Stabia in Eccellenza. Sull’uomo e sul calciatore c’è poco da dire, bisogna solo osservare ed apprendere.

Quali sono le emozioni, per un giovane come te, di giocare in uno stadio caldo come il “San Michele”, davanti al muro gialloblè?

Le emozioni sono enormi, indescrivibili. Mi fa molto piacere che i tifosi ci seguano ovunque andiamo. Domenica mi aspetto una bolgia come la partita che abbiamo vinto contro il Noto all’esordio nel nuovo “San Michele”.

Ufficio Stampa Gragnano Calcio – Gennaro De Stefano