L’intervista integrale a Capitan Martone

IMG_5613In ogni categoria vincere regala sempre un’emozione particolare, vincere però nella propria città natale con al braccio la fascia di capitano è un sogno che diventa realtà. E’ il sogno che sta vivendo in queste settimane Savino Martone, centrocampista del Gragnano Calcio, uno dei protagonisti della straordinaria stagione gialloblè. Una carriera solida alle spalle, con una puntata in serie C con il Vigor Lamezia nel 2006/2007, fino al ritorno a casa nel gennaio 2014. Dopo un solo anno e mezzo Martone si ritrova in serie D con una città ornata a festa per omaggiare i propri beniamini.

Salve Savino, quali sono le tue sensazioni in questi giorni?

“Sensazioni davvero straordinarie. Molte società spendono tanti soldi e ci provano per anni ad arrivare in D senza riuscirci, noi ce l’abbiamo fatta al primo colpo. Un vero miracolo realizzato da un gruppo di uomini veri con alle spalle una buona società ed uno staff tecnico che, giustamente, tutti ci invidiano”.

C’è un episodio che vorresti raccontare, un momento in cui hai capito che si stava costruendo qualcosa di davvero importante?

“Subito dalle prime amichevoli, anzi dai primi allenamenti. Già conoscevo il valore, dentro e fuori dal campo, di molti dei miei compagni e il vederli lavorare duramente al campo mi ha reso sereno fin dall’inizio”.

Un’annata da batticuore, con tante partite da ricordare, da custodire gelosamente nel cassetto dei ricordi.

“Non posso non citare la vittoria al “Menti” contro il Faiano in nove contro undici. Poi lo show di Palma Campania contro la Palmese (0-4) e la vittoria in casa contro la Scafatese, un match dominato. Personalmente invece il gran gol in rovesciata contro il Pontecagnano e la rete, nel finale, a Scafati”.

La matematica promozione è arrivata sul campo del Vico Equense, tua ex squadra oltre che di Vitiello e Polverino .

“Il destino a volte è davvero strano. A Vico io, Aniello e Giacomo facemmo benissimo ma lasciammo perché non c’erano le basi per continuare, tante promesse non mantenute. Il Dio del calcio ha voluto che festeggiassimo proprio lì chiudendo il cerchio”.

Ora ti aspetta la serie D. Una sfida difficile ma immagino esaltante.

“Certamente. La differenza con l’Eccellenza campana non è enorme. Ci sono piazze importanti ma con una buona organizzazione societaria possiamo fare bene. Con la squadra di quest’anno credo che ci saremmo salvati tranquillamente”.

Un pensiero verso i tifosi, finalmente soddisfatti dopo anni bui.

“Sono stati grandiosi. Quando hanno potuto ci hanno sempre seguito e per la festa promozione si sono davvero scatenati. Mi auguro che l’anno prossimo gli venga permesso di sostenerci sempre, in casa ed in trasferta. Ne hanno bisogno loro ma soprattutto noi giocatori in campo, moltiplichiamo le energie quando li sentiamo vicini”. Gennaro De Stefano