“L’Intervista”: Savino Martone

image

“Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”. A cinque giornate dal termine del campionato il gioco è divenuto sicuramente duro ed è proprio in questi frangenti che calciatori, ed uomini, come Savino Martone fanno la differenza per le proprie squadre. Non potevano che essere dunque le parole del capitano gialloblè a rilanciare le ambizioni del Gragnano in questo palpitante sprint finale.

Dopo le due sole partite del mese marzo, l’ultima fase della stagione è entrata nel vivo con un pareggio contro la Gelbison. Una buona prestazione, purtroppo non corroborata dai tre punti.

 
Si, contro la Gelbison per gioco espresso ed occasioni create avremmo meritato di vincere ma si sapeva che non sarebbe stato facile giocare in campo neutro, senza l’aiuto ed il calore dei tifosi sembra tutto tranne una gara di calcio. Non è una situazione semplice da gestire, soprattutto poi contro un avversario che ha rinunciato a proporre, badando solo a difendersi. Attualmente la classifica ci sorride ma non dobbiamo assolutamente fidarci, come si dice “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”! Siamo consapevoli che dovremo lottare e sudare fino alla fine.

 
Domenica a Piraino contro il Due Torri sarà una gara molto dura, sono una squadra tosta e quadrata. Quali sono le insidie che nascondono partite del genere?

 
Il Due Torri ha la migliore difesa del torneo con sole venticinque reti al passivo. Questo dato fa capire quanto siano solidi ma noi dobbiamo solo pensare a noi, ad andare lì ed impostare la nostra solita partita, di qualità e concentrazione.

 
Lasciamo per un attimo i discorsi di campo. Tutti sanno quanto sei legato a questa maglia, a questa piazza. Riusciresti a descrivere la voglia che hai di regalare a tutti un ennesimo sogno dopo la straordinaria vittoria del campionato di Eccellenza?

 
Non è facile esprimere ciò che sto provando in questi mesi. Si sa che riconfermare la categoria equivarrebbe ad un campionato vinto. Mi aspetto una grande festa come lo scorso anno perchè le problematiche e le difficoltà sono state tante. La squalifica del “San Michele” è stata una mazzata terribile anche perchè i tifosi quest’anno stavano facendo delle cose grandiose. Ricordo ancora adesso con emozione le coreografie contro Cavese e Siracusa. Sono stati fantastici e per questo motivo vogliamo dedicargli la salvezza ed entrare nella storia del Gragnano disputando per due anni di fila la serie D. Teniamocela stretta questa categoria perchè stiamo riuscendo a dare visibilità a tutto il paese. La speranza è che la classe imprenditoriale gragnanese, insieme a quela politica, possano poi dare nuovo slancio a quest’avventura. In pochi hanno dato un contributo tangibile ma questa squadra è di tutti e solo uniti si possono ottenere risultati importanti. Lo sport, il calcio nello specifico, è passione, è un momento di aggregazione e, come dicevo, sarebbe bello se tutti riuscissimo ad essere uniti per dare un futuro radioso alla nostra società.

 
In chiusura Savino, dall’alto della tua esperienza come pensi possa finire la lotta al vertice del girone? Chi la spunterà tra Cavese, Frattese e Siracusa?

Io credo che la Cavese sia la squadra favorita, gli “basta” sfruttare il fattore casalingo contro Siracusa e Frattese. Sarà sicuramente una bella lotta, avvincente fino all’ultimo secondo dell’ultima partita ma credo che alla fine la Cavese avrà la meglio.

 
Ufficio Stampa Gragnano Calcio – Gennaro De Stefano