“L’Intervista”: Vincenzo Gatto

Volendo generalizzare, potremmo suddividere la maggior parte dei giocatori di calcio in due grandi categorie. Quelli che “parlano” con i piedi, che hanno dimestichezza con quel meraviglioso attrezzo che è il pallone e quelli che invece sopperiscono a qualità tecniche modeste con agonismo, forza fisica ed atletismo. Quando un giocatore è capace di dare del tu alla palla e contemporaneamente ha anche qualità fisiche oltre la media, allora ci troviamo di fronte ad un calciatore speciale. Vincenzo Gatto fa parte di questa terza categoria e forse quest’anno ne sta finalmente prendendo consapevolezza. Andiamo però con ordine, anzi prima di parlare con il centrocampista gialloblù della sfida al Potenza, alla prima della classe, ritorniamo a domenica scorsa, all’ottima prestazione ed al pareggio conquistato dai ragazzi di Rosario Campana al “Tonino D’Angelo” di Altamura. “Quella con i pugliesi era una partita molto difficile – sottolinea subito in apertura -. La squadra di Ginestra è una delle favorite alla vittoria finale del campionato ed inoltre le partite dopo una lunga sosta presentano sempre delle incognite. Con lo staff abbiamo preparato l’appuntamento benissimo, curando tutto nei minimi dettagli, per partire con il piede giusto e ci siamo riusciti! Un ottimo punto ma addirittura meritavamo qualcosina in più per quanto costruito in zona gol”. Da poco abbiamo superato il giro di boa della stagione, un girone d’andata positivo per i gialloblù con venti punti all’attivo e tante prestazioni di livello. “Si, stiamo facendo bene. Siamo una squadra molto giovane ma formata da ragazzi che hanno tanta voglia di fare e mettersi in mostra. Siamo consapevoli però di essere solo a metà dell’opera, ci sono ancora tantissime partite e vogliamo continuare così. I complimenti fanno piacere anche se ricordiamo bene come molti addetti ai lavori ad inizio stagione ci dessero per morti. Qualcuno sosteneva che non saremmo arrivati neanche in doppia cifra di punti. Non è andata esattamente così…ma li ringraziamo perché ci hanno dato ulteriore carica”. Rosario Campana ed il suo staff sono indubbiamente uno dei segreti di questa positiva prima parte di stagione. “Concordo. Conoscevo di fama il Mister ma non bene di persona. Per noi rappresenta un riferimento imprescindibile, riesce sempre a tenere alta la concentrazione ed a farci allenare a mille. È una grandissima persona, è come un padre per tutti noi. Non lo dico per piaggeria, ma merita categorie superiori!”. Per Vincenzo questo rappresenta il secondo anno a Gragnano e si sente perfettamente integrato nella società e nella città. “Il rapporto con la società e con l’ambiente è ottimo. In società riescono, con passione e sacrifici, a non farci mancare nulla. Dei tifosi, beh che dire, ci sono sempre vicini e vengono in ogni trasferta per farci sentire il loro appoggio. È per tutti loro che venderemo cara la pelle per salvare il Gragnano!”. Domenica al “San Michele” sarà ospite la capolista, il Potenza. Un impegno dai mille significati. “Il Potenza è una grande squadra, lo conferma la classifica. All’andata perdemmo due a zero, non demeritando, anche se dovevamo forse ancora trovare la quadratura del cerchio. Domenica sarà un’altra storia, cercheremo di metterli in difficoltà dal primo minuto e provare a vincere. Sono certo che avremo uno stadio pieno, mi piacerebbe vedere la nostra tribuna esaurita ed alla fine festeggiare con tutti i nostri tifosi. Sarebbe un sogno, un altro passo fondamentale per raggiungere il nostro obiettivo”. Dal punto di vista individuale in questi mesi Gatto si sta affermando come uno dei centrocampisti più completi del Campionato. Davanti alla difesa o da intermedio le prestazioni sono sempre di spessore. “Provo a dare il meglio di me! – si schermisce -. In carriera ho giocato in Lega Pro (oltre settanta presenze tra Aversa Normanna e Melfi ndr) ma poi sono sceso di categoria per via di un brutto infortunio ad un ginocchio che mi ha costretto ai box per tanto tempo. Anche lo scorso anno, per varie vicissitudini, non sono riuscito a trovare continuità ma adesso la situazione è diversa. Questa è la mia miglior stagione, sono sceso in campo in tutte le partite e spero di continuare così per il bene mio e del Gragnano. Sento di aver raggiunto la maturità ma so che si può sempre migliorare con il duro lavoro. L’importante è non mollare mai”. Esatto. Il calcio, come la vita, spesso riserva momenti difficili e complicati ma prima o poi concede sempre l’opportunità del riscatto. Tutto sta nel riconoscerla e nell’impegnarsi per sfruttarla. Vai Enzo, è il tuo momento!

Ufficio Stampa ASD Città di Gragnano – Gennaro De Stefano