“L’Intervista”: Aniello Vitiello

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Spesso e volentieri il funzionamento di una squadra di calcio viene paragonato a quello del corpo umano. Ci sono le gambe, le braccia, il cuore ed il cervello. Il cervello del Gragnano è indubbiamente Aniello Vitiello. Play davanti alla difesa, metronomo del gioco gialloblè, capace di distruggere le trame avversarie e ricamare quelle offensive della sua squadra. Abbiamo chiacchierato con lui in questa settimana prima della gara contro il Due Torri e dopo il rocambolesco pareggio di Vallo della Lucania.

Ciao Aniello. Primi due mesi e mezzo di campionato, 19 punti in 14 partite e prestazioni sempre all’altezza. Qual è il tuo giudizio su questo primo scorcio di stagione?

Mi verrebbe da dire che siamo in linea con quelle che erano le nostre attese. Certo un po’ di rammarico c’è per qualche punto perso per strada. Potevamo averne almeno due o tre in più.

Domenica scorsa una gara strana contro la Gelbison, ben controllata ma poi macchiata dall’errore arbitrale in occasione della loro rete del pareggio. Qualche tua considerazione anche su come avete digerito il risultato nello spogliatoio in questi giorni.

C’era un po’ di nervosismo appunto per come è venuto il loro gol. Noi comunque siamo una squadra che non può fermarsi a pensare troppo a ciò che succede ogni volta, già dal lunedì il pensiero è sempre rivolto all’impegno successivo.

A prescindere dalle polemiche io credo che adesso sia necessario pensare solo al calcio giocato. Quel che è stato non si può cambiare. Condividi?

Si sono d’accordo, pensiamo al calcio giocato. Certe cose possono capitare, speriamo che qualche volta capitino anche a nostro favore.

Tornando appunto alle questioni di campo, come state preparando la prossima partita? Il Due Torri è tra le rivelazioni del campionato e domenica ha battuto la Frattese, una delle prime della classe.

Le partite le prepariamo come tutte le altre squadre, con molta attenzione durante la settimana a tutto ciò che ci fa provare lo staff tecnico. Il Due Torri è una squadra che merita rispetto per tutto quello che ha fatto fino ad adesso. I punti che hanno in classifica non si conquistano per caso.

Al “San Michele”, all’esordio, hai avuto la chance di segnare la prima rete nel nuovo stadio ma Ferla si è superato respingendoti il rigore. Poi però hai dato il tuo solito contributo e la squadra è riuscita a vincere la partita. Quali sono state le tue emozioni davanti a quel muro gialloblè che immagino vi abbia aiutato tanto nella rimonta?

Purtroppo ho sbagliato il rigore, poteva essere il primo gol nel nuovo stadio. Sinceramente ci tenevo. Per fortuna è andata a finire lo stesso bene, non volevamo rovinare la festa ai gragnanesi. Non ti so descrivere le emozioni perché sono state talmente tante, racchiuse in novanta minuti, in quella curva che aspettavamo da due anni. Hai presente quando aspetti con ansia un figlio? Noi aspettavamo così quella curva piena. I nostri tifosi sono sempre stati un qualcosa in più, sia in campo che fuori.

Cosa senti di dire a questi tifosi in vista della partita di domenica? Con la speranza che sia una bella giornata di sport come mercoledì scorso contro il Noto.

I tifosi del Gragnano sono gente sanguigna. Conoscendoli non hanno digerito lo scippo di domenica ma sanno anche che noi abbiamo bisogno di loro quindi mi viene da dire semplicemente di fare ció che fanno di solito, starci vicino. Permettimi di ringraziarli perchè fanno tanti sacrifici per venire a vedere le partite e fino ad ora sono stati stupendi!

Ufficio Stampa Gragnano Calcio – Gennaro De Stefano