“L’Intervista”: Savino Martone

Una rete nel finale sotto la sua “Curva” per sancire il momento magico personale e di squadra. Non poteva chiedere di più Savino Martone alla gara di domenica contro il Molfetta. Una partita complicata, contro una Sporting Fulgor coriacea, aperta dalla marcatura del capitano e poi sigillata dal guizzo, l’ennesimo, di Gassama. “Un’emozione da brividi – ammette subito Martone -. Segnare al cospetto della “Sud” trasmette sensazioni uniche perché senti la gente esultare e godere ad un passo da te. Poi era un momento fondamentale dell’incontro, mancavano pochi minuti e non eravamo ancora riusciti a spezzare l’equilibrio. Sentivo dentro di me la necessità di spingermi in avanti ed aiutare i compagni. In questo lo staff mi ha confortato inserendo Montuori per coprire le mie avanzate”. Quattro vittorie nelle ultime cinque partite rappresentano un bottino invidiabile. “Si, è un momento molto positivo che ci siamo conquistati attraverso il duro lavoro sul campo. Nelle prime giornate non siamo riusciti a conquistare punti e già, puntuali, si erano palesati i soliti avvoltoi affermando che eravamo spacciati. Adesso non sento e non leggo più niente del genere. Raggiungere la terza salvezza consecutiva sarebbe per noi un vero e proprio miracolo sportivo paragonabile a vincere il Campionato. Sappiamo tutti le complicazioni sorte in quest’estate, le vere e proprie lotte per mantenere titolo e categoria. Siamo riusciti nel nostro intento grazie al coraggio di mio padre e di tutti gli altri soci che si sono lanciati a capofitto in quest’avventura. Ora siamo qui, siamo vivi, ci divertiamo e insieme ai nostri tifosi daremo filo da torcere a tutti per raggiungere il nostro obiettivo”. Il tutto con una guida, Rosario Campana, che è già divenuto uno dei beniamini della piazza. “Assolutamente ed è giusto così. È una persona di spessore prima ancora che un allenatore di livello. Ho un ottimo rapporto con tutto lo staff e li ringrazio per aver scelto Gragnano. Da quest’anno gioco stabilmente in difesa e mi trovo a mio agio. Giovanni Baratto è un ragazzo serio e professionale, formiamo una bella coppia!”. Domenica i gialloblù sono attesi da una dura trasferta in Puglia, a Nardò. “Sono un’ottima squadra e l’ambiente è caldo. Non sarà una gara facile ma devo ammettere che in questo girone trovare partite facili è praticamente impossibile. Noi daremo come sempre il massimo, sperando di portare a casa un risultato positivo”. Oltre al campo però nell’ambiente gragnanese il pensiero fisso di tutti è sempre rivolto a Rosario Di Martino, storico massaggiatore rimasto vittima di un incidente domestico nelle settimane scorse. “Rosario è nel mio cuore – confida il capitano -. Speriamo tutti che possa uscire al più presto da questa brutta situazione, è una persona che merita solamente il meglio. Ogni nostro risultato, ogni nostro traguardo è dedicato lui, pregando che tutto si risolva”.

Ufficio Stampa ASD Città di Gragnano – Gennaro De Stefano