Mister Maurizio Coppola, il condottiero

DSCF8984Un vecchio adagio riferisce che dietro un grande uomo c’é sempre una grande donna. Adattando questo detto al calcio potremmo affermare che dietro una squadra vincente c’é sempre un grande allenatore, soprattutto se questa squadra vince e convince comandando il gioco ed offrendo, settimanalmente, uno spettacolo di qualità agli appassionati. É il caso, quest’ultimo, del Gragnano Calcio di questa stagione che ha nel suo tecnico, Maurizio Coppola, uno dei suoi punti di forza. Coppola ha iniziato la carriera da allenatore alla Libertas Stabia nell’annata 2012/2013 conquistando un dignitoso ottavo posto. L’anno successivo la societá stabiese ha guadagnato posizioni terminando quarta ma uscendo sconfitta nella prima gara dei play-off contro l’U.S. Angri. Nell’estate 2014, dopo la fusione con il Gragnano, l’allenatore é stato confermato alla guida di una formazione ambiziosa che ora sul campo sta provando a realizzare il sogno di una città intera, tornare in Serie D dalla porta principale vincendo il campionato di Eccellenza. Una stagione, caratterizzata da ottimi risultati ottenuti attraverso un calcio offensivo e godibile, che abbiamo analizzato conversando proprio con Maurizio Coppola, uno dei protagonisti di questa cavalcata che potrebbe concludersi positivamente giá domenica al “Comunale” di Massaquano. Cinque punti di vantaggio a due giornate dalla fine sono un vantaggio confortevole ma contro il Real Vico Equense non sará per nulla facile, come sottolinea il tecnico. “Siamo arrivati al punto in cui bisogna fare l’ultimo passo ma sarà difficile perché domenica ci aspetta una partita dura al cospetto di un Real Vico che lotta per approdare ai play-off con ottimi giocatori ed un allenatore, Giovanni Macera, a mio modo di vedere probabilmente il migliore della categoria”. Ad agosto, dopo la fusione tra Libertas e Gragnano, c’erano grandi speranze in societá ma bisognava attendere la prova del campo. “Sapevo di avere a disposizione un’ottima rosa – commenta Coppola – Dovevamo almeno migliorare il quarto posto dell’anno scorso e da tempo quest’obiettivo è stato centrato”. In questi mesi i gialloblé hanno subito poche battute d’arresto eppure, come spesso capita nel calcio italiano a tutti i livelli, in quei momenti si sono diffuse voci di un possibile esonero. “È il nostro mestiere. Quando non arrivano i risultati l’allenatore viene messo in discussione anche se i numeri, complessivamente, sono dalla sua parte. Peccato non essere riusciti a vincere sempre ma d’altronde siamo umani”. L’Eccellenza, soprattutto quella campana, é una categoria difficile da affrontare che peró gli uomini di Coppola hanno affrontato con il giusto piglio. “In questo campionato devi possedere cattiveria, corsa, grinta e grande spirito di gruppo. Noi abbiamo tutte queste doti che unite alle qualità tecniche sopra la media ci hanno permesso di eccellere. Quest’anno ho alle mie dipendenze un gruppo splendido, formato da uomini veri, con il quale abbiamo superato tante difficoltá per arrivare a giocarci la promozione”. Sono stati tanti i giocatori che si sono messi in mostra in questi mesi con prestazioni di assoluto livello. “Tra i piú esperti in molti hanno dimostrato di poter giocare in categorie superiori – rimarca il tecnico – Sono particolarmente felice per Francesco Di Ruocco e Loreto. I piú giovani sono stati tutti all’altezza e non é corretto fare nomi, dimenticherei di certo qualcuno”. Giá al vertice della classifica dalle prime giornate, a dicembre il Gragnano si è rinforzato con Pasquale Carotenuto e Giacomo Polverino. “Due arrivi di spessore, non li scopro io. Hanno innalzato il livello della squadra permettendoci di avere quel qualcosa in piú che serve per lottare per vincere i campionati”. Un anno caratterizzato da tante vittorie convincenti e qualche sconfitta inaspettata. “Porto nel cuore la partita d’andata contro il Faiano al “Menti”. In nove uomini contro undici siamo riusciti a vincere allo scadere facendo una grande prestazione. Non ho rimpianti invece per le sconfitte, pure queste portano degli insegnamenti utili per migliorare”. La squadra gialloblé é in corsa per la promozione schierando tanti giovani e questo è un motivo d’orgoglio. “Spesso abbiamo giocato con 4 “Under”. Questo a dimostrazione che abbiamo giovani forti e faccio i complimenti a chi li ha scelti e portati”. In conclusione della nostra intervista non possiamo che parlare dei tifosi gragnanesi che, nonostante la questione stadio, sono stati sempre vicini ai loro beniamini. “I tifosi sono una componente importante per una squadra di calcio – riconosce l’allenatore della capolista – Soprattutto quando si lotta per traguardi prestigiosi. Mi auguro che nelle prossime due partite abbiano la possibilitá di essere numerosi al nostro seguito perché i miei ragazzi lo meritano. Per il resto poi, incrociamo le dita. Noi comunque, come sempre, daremo il massimo”. L’appuntamento è quindi a domenica, a Massaquano alle ore 16 il Gragnano proverá a chiudere i conti con il Sant’Agnello ed a volare in Serie D. Gennaro De Stefano