“L’Intervista”: Giovanni Baratto

Giovanni Baratto è alla sua prima stagione a Gragnano ma ha già conquistato tutti. Oltre alle ottime prestazioni in campo, sono state l’educazione e la professionalità a permettergli di entrare subito nel cuore della gente. Domenica a Taranto Baratto ha indossato la fascia da capitano, per via dell’assenza di Martone, guidando i suoi compagni ad un prestigioso pareggio con una partita maiuscola. In esclusiva per il portale ufficiale il difensore ha commentato questi primi mesi in gialloblù, partendo dalla più stretta attualità. “Il punto ottenuto a Taranto è stato importante per la classifica e per il morale – sottolinea in apertura Baratto -. Sapevamo che sarebbe stata una gara difficile ma niente è impossibile se ci credi con tutto te stesso. Un pareggio peraltro conquistato con pieno merito, grazie ad un’ottima prestazione di tutti. Abbiamo dimostrato una volta di più di potercela giocare contro qualsiasi avversario”. Come sopraccennato allo “Iacovone”, complice la squalifica di Martone, il giocatore napoletano ha indossato la fascia da capitano. “Si, senza Savino i miei compagni mi hanno scelto per rappresentarli e questo mi ha riempito di orgoglio perché significa che mi apprezzano, innanzitutto come persona. Con il capitano ho un ottimo rapporto, calcisticamente il suo curriculum parla da solo, per il resto è una persona seria, con valori importanti. Non possiamo che andare d’accordo!”. Insieme a Martone, Baratto è consapevole di avere una responsabilità particolare verso i tanti giovani che fanno parte della rosa gragnanese. “Anagraficamente siamo i più grandi ed abbiamo il dovere di far capire ai nostri compagni quanto sia importante lavorare ogni giorno e quanto questa stagione possa essere decisiva per il loro futuro. Siamo una squadra giovane si ma di valore. Sono convinto che tanti di questi ragazzi, con passione ed abnegazione, riusciranno a sfondare ed a vivere di calcio”. Tra tre partite andrà in archivio il girone d’andata, una prima parte di stagione sicuramente positiva per il Gragnano con quindici punti in carniere e tante prestazioni di livello. “L’inizio non è stato semplice e mi prendo tutte le mie responsabilità perché ho contribuito con un’espulsione proprio all’esordio – ammette con sincerità -. Poi piano piano con il lavoro quotidiano, partita dopo partita, abbiamo preso sempre più consapevolezza dei nostri mezzi e sono iniziati ad arrivare i risultati”. Risultati conquistati con alla guida Rosario Campana, una persona, oltre che un tecnico, speciale per Baratto. “Parlare del Mister mi emoziona, mi spiace avere solo poche righe a disposizione. Calcisticamente per me è il numero 1 per come dirige gli allenamenti e per come cura tutti i particolari. Nella vita privata, dove conta davvero, per me è sempre presente. È un amico, un fratello, un confidente, un padre. Fa parte della mia famiglia”. Primi mesi positivi sul terreno di gioco ma anche nei rapporti con la società e con l’ambiente. “Assolutamente. Quando in estate il Ds Coppola mi ha contattato, sapendo anche della presenza di Campana, ho subito accettato e trovato l’accordo. Fin dal primo giorno ho percepito un ambiente positivo, con una società di veri uomini, disponibili e di cuore, che hanno tramesso alla squadra grande sicurezza. Voglio dedicare un pensiero al nostro Rosario, ci manca tanto e speriamo possa tornare presto tra noi, ed al Direttore Coppola. Averlo al nostro fianco è una grande fortuna perché si assume la responsabilità nei momenti negativi senza infangare nessuno, come invece accade spesso e volentieri nel calcio di oggi. In generale credo che venire a Gragnano sia stata la cosa più bella che mi potesse capitare in questo momento della mia carriera. Darò sempre il massimo per la città, i tifosi e questa società. Sappiamo che il cammino è ancora lungo ma vogliamo mantenere la categoria e daremo tutto, fino all’ultima goccia di sudore, per riuscirci!

Ufficio Stampa ASD Città di Gragnano – Gennaro De Stefano